lunedì 10 dicembre 2012

La storia della Bomboniera

La bomboniera nasce come piccolo e solitamente prezioso contenitore di dolci, donato con funzione augurale e a volte con valenza di portafortuna.
Ripercorrerne la storia significa rivivere negli aspetti più significativi i riti della cerimonia nuziale attraverso i secoli. Piccoli contenitori dove inserire il regalo erano utilizzati fin dall’antichità.
I Fenici li costruivano in vetro, i Cinesi in porcellana, gli Assiri in peltro… poi a susseguirsi furono costruite in pietra, cuoio, legno intagliato, ottone, oro, argento e altri materiali fino ad arrivare alla bomboniera moderna che nasce alla fine del 1700.
Pare che le origini francesi di questa parola “bombonnière” risalgano al XVIII secolo, quando si diffuse l’usanza di farne dono come piccolo, prezioso contenitore di dolci: i bonbon!
Nel XVIII secolo inizia ad essere strettamente associata all’evento matrimoniale, mentre oggi viene utilizzata in occasione di diversi eventi importanti della vita (non solo matrimonio, quindi, ma anche battesimi, comunioni, cresime, anniversari, lauree…).
Il suo significato oggi è duplice: da un lato la bomboniera è un souvenir, donato agli invitati come ricordo della giornata trascorsa e dell’evento vissuto insieme; dall’altro, è un ringraziamento agli invitati stessi, per la loro presenza e i loro doni.
Di norma la bomboniera utilizzata nei matrimoni contiene – oltre a un bigliettino con il nome di sposa e sposo – 5 confetti bianchi: un numero dispari e indivisibile (così come il matrimonio), che rappresenta le doti indispensabili per un’auspicabile vita coniugale: salute, felicità, fertilità, longevità, ricchezza.

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